Month: Maggio 2025

Manifestazione annuale 2025

Gentile abbonato/a,

Siamo lieti di invitarLa alla consueta manifestazione annuale della rivista “Nuovi Orientamenti” che si terrà Sabato 7 giugno 2025 alle ore 19:30 presso il salone dell’Oratorio “San Giovanni Bosco di Modugno” (Via X Marzo). La serata prevede il seguente programma:

  • Saluto del direttore della rivista, prof. Raffaele Macina;
  • Presentazione del bilancio 2024 a cura di Marco Pepe;
  • Presentazione della cartella “La pergamena del maggio 2021”.
  • Intervista (immaginaria) a don Tammaro Promontorio con l’attore Roberto Petruzzelli.
  • Concerto di canti popolari del coro della Terza età “Dott. Franco Del Zotti”.

Desideriamo informarLa che gli abbonati che interverranno riceveranno in omaggio una copia della cartella “La pergamena del maggio 2021”.

Sarà un’occasione speciale per incontrarci e condividere un momento di convivialità. In attesa di accoglierLa, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

La Redazione di “Nuovi Orientamenti”

Da Machiavelli l’ispirazione per una nuova Europa

Nel panorama politico attuale, le sfide che l’Europa si trova ad affrontare sono molteplici e complesse. La frammentazione interna e la crescente influenza di potenze esterne, pongono interrogativi sulla capacità dei Paesi europei di ritrovare un’unità perduta. In questo contesto, il pensiero di Niccolò Machiavelli, un autore che ha saputo affrontare le difficoltà del suo tempo, offre spunti interessanti per riflettere su come potrebbe emergere una nuova leadership in grado di guidare l’Europa verso un futuro di coesione e solidarietà. L’analisi, proposta dal prof. Serafino Corriero analizza, con la consueta precisione storica, il legame tra il passato e il presente, suggerendo che le idee machiavelliane possano illuminare il cammino verso un’Europa più unita e forte. L’articolo, che si consiglia vivamente di leggere, si conclude con un appello a cogliere l’opportunità di superare particolarismi e resistenze interne per realizzare la vocazione unitaria dell’Europa, ispirandosi alla visione di Machiavelli.

L'articolo del prof. Serafino Corriero è stato pubblicato in Nuovi Orientamenti, Anno XLVII, n. 187 maggio 2025 (da pag. 3 a pag. 5)

Pubblicato ultimo numero della rivista “Nuovi Orientamenti” Anno XLVII n. 187 Maggio 2025

È stato pubblicato il nuovo numero della rivista «Nuovi Orientamenti». Si coglie l’occasione per invitare, coloro che non l’avessero ancora fatto, a rinnovare la quota annuale per il 2024 che, anche quest’anno, rimane invariata: € 25,00 per quella normale ed € 50,00 per quella sostenitrice (nel qual caso 25 euro saranno considerati come sottoscrizione per il Millennio).

Si può effettuare il rinnovo attraverso il bollettino postale; tramite bonifico bancario utilizzando le seguenti coordinate: BANCO POSTA, intestato a Nuovi Orientamenti, codice IBAN: IT58 U076 0104 0000 0001 6948 705; presso la cartolibreria “La Bottega del libro” (Piazza Sedile, 11), presso il Centro Fotocopie di Francesco Caporusso (Piazza Sedile, 29).

E’ anche possibile contattare un rappresentante di «Nuovi Orientamenti» e fissare un incontro, telefonando ai seguenti numeri: 3284475397 (Raffaele Macina), 3334916861 (Anna Camasta), 3355915842 (Marco Pepe);

Di seguito la copertina del nuovo numero della rivista con l’evidenza del rispettivo sommario.
Buona lettura.

UNO SPETTRO TREMENDO SI ANNIDA
NEI GOVERNI DI MEZZO MONDO

Lo chiamano “transumanismo” e promettono l’immortalità per l’uomo

Raffaele Macina

Articolo di libera consultazione
Editoriale n. 187 – maggio 2025

La riflessione sulla natura umana come unità psicofisica è stata sempre a fondamento della filosofìa, della teologia, del diritto e della medicina. Una vera e propria rimozione del concetto di natura umana viene oggi da un presunto movimento filosofico che porta il nome inglese di transhumanism e che ha negli USA i suoi più noti esponenti.
Il transumanismo progetta “la riplasmatone e la radicale trasformazione della natura umana sino al suo superamento”, ha una fiducia incondizionata nella tecnologia, grazie alla quale ritiene possibile sia il dominio dell’uomo, anzi del “transuomo”, su tutta la realtà terrestre ed extraterrestre, sia la realizzazione “del sogno prometeico dell’uomo di essere creatore di se stesso” e di rendersi immortale.
I transumanisti concepiscono l’uomo del futuro (transuomo) come un essere potenziato attraverso l’impiego di svariate biotecnologie, destinato ad inglobare in sé i nuovi e continui ritrovati tecnologici, che finirebbero col renderlo un “alieno” rispetto all’uomo come lo abbiamo conosciuto sino ad ora.
John Harris, autore di diversi saggi sul transumanismo, ritiene che oggi siamo ad un bivio, poiché si è avviato un processo grazie al quale l’umanità sarà sempre più capace “di plasmare […] il proprio destino, nel senso che potrà decidere non solo quale tipo di mondo desidera creare e abitare, ma anche quale fisionomia intende darsi”.
Ancora più esplicito Max More, che si definisce filosofo transumanista e futurista: “Noi [transumanisti] sfidiamo l’inevitabilità dell’invecchiamento e della morte […]. Per mezzo di alterazioni genetiche, manipolazioni cellulari, organi sintetici e ogni altro mezzo necessario, ci doteremo di vitalità duratura e rimuovemmo la nostra data di scadenza”. In questo senso, l’uomo dell’immediato futuro sarebbe destinato a radicali cambiamenti non per effetto di processi naturali, e neppure per volontà di una divinità. Ci troveremmo così davanti ad una radicale trasformazione dell ’Homo sapiens in Homo Deus. Ma, allora, tutto ciò porterebbe a radicali mutamenti della natura umana, al punto che i nostri discendenti potrebbero essere considerati una nuova specie, priva dei tratti fondamentali della nostra umanità?
E poi, chi dovrebbe decidere quali mutamenti della natura umana promuovere e quali no?
A questa seconda domanda i transumanisti rispondono affermando la libertà assoluta dell’individuo di poter ricorrere ad ogni intervento che possa potenziare le sue limitazioni biologiche (art. 4 dei Principi trans umanistici).

L’invocazione della libertà assoluta per l’individuo è fondamento cardine del transumanismo, che vede nello Stato l’ostacolo principale all’attuazione dei suoi princìpi, per cui questo presunto movimento filosofico, prima impegnato nell’attività meramente teorica, nell’ultimo decennio ha sempre più assunto una sua caratterizzazione politica e religiosa, soprattutto negli Stati Uniti.

I primi militanti del transumanismo ad intrecciare la loro attività di “inventori di start-up/im- prenditori/investitori” con l’impegno politico sono stati i 13 uomini più importanti della “PayPal Mafia”, molti dei quali hanno compiuto studi filosofici.

Fra i 13 della “PayPal Mafia”, i più impegnati politicamente sono Elon Musk e Peter Thiel: se il primo, ora principale consigliere di Trump, è particolarmente attivo nel finanziamento e nel sostegno delle destre europee (e non solo), il secondo assicura consistenti finanziamenti ai candidati negazionisti dei cambiamenti climatici e a tutte quelle aziende che sono impegnate nel frenare ed eliminare l’invecchiamento e altre limitazioni biologiche dell’uomo. Qualche affermazione di questi due “cavalli di razza” del transumanismo sarà sufficiente a delineare i caratteri fondamentali della società che essi vagheggiano.

Cominciamo con Thiel, l’ideologo del transumanismo: “Non credo più che la democrazia sia compatibile con la libertà”; “Il mondo è una giungla, dove solo il più forte sopravvive”; “Il potere e l’innovazione devono essere affidati a una minoranza di talento”; “La religione cristiana […] si è indebolita per l’ideologia woke, che l’ha resa troppo attenta a poveri, deboli e bisognosi con quel suo essere sempre dalla parte della vittima”.

In perfetta sintonia con queste sono le affermazioni di Musk, che, forte della sua posizione di ultramiliardario e di consigliere del presidente del più potente stato del mondo, diffonde il suo verbo urbi et orbi: “Ci sono le maree, ma conta anche chi è il capitano della nave”; “In tempi di tempesta, si vuole il miglior capitano possibile della nave”; “Gli Stati Uniti, il motore economi co più potente dell’universo, avrebbero potuto prendere il controllo del mondo, ma, stranamente, non l’hanno fatto per una loro scelta: invece di occupare gli Stati sconfitti, li hanno aiutati a rinascere come hanno fatto con gli Stati dell’Europa e col Giappone”; “Neuralink [azienda statunitense di neurotecnologie, di cui lo stesso Musk è il principale azionista], è l’ambizione di rendere gli umani iper-umani, con chip nel cervello in grado di potenziarne energia, creatività, e di sconfiggere malattie e disabilità”.

Insomma, il transumanismo sul piano politico professa l’instaurazione di una post-democrazia, nella quale il potere sia saldamente nelle mani di “una minoranza di talento”, che, tradotta nella pratica, è la minoranza degli ultramiliardari, mentre sul piano individuale vorrebbe un iper-uomo, cioè un soggetto che inevitabilmente finirebbe coll’essere più macchina che uomo.

Di conseguenza, il transumanismo, questo presunto movimento filosofico che riduce l’uomo al solo corpo, bandendo ogni riferimento alla psiche, sarebbe più logico che assumesse la denominazione di trans macchinismo. Così l’iperumano, profetizzato da Musk, sarebbe sempre più pieno di neuroprotesi, chip, lacci e interfacce neurali, grazie ai quali la sua mente potrebbe stabilire “una simbiosi con l’intelligenza artificiale”. Non importa se perderebbe l’anima, che è da sempre il fondamento di ogni autentico umanesimo.

R.M.

Tratto dal n. 187 – maggio 2025

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